Cos’è il CBD
Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei metaboliti presenti nei fiori di canapa. Tra i cannabinoidi, il CBD è sicuramente uno dei più importanti sia per i suoi utilizzi che per i suoi benefici.
Il nostro organismo è regolato da un sistema auto-diretto basato sul rinnovo costante di cellule. La funzione adattogena del CBD interviene e incoraggia naturalmente il corpo ad autoregolare proprio questo processo di rigenerazione cellulare.
Il cannabidiolo aiuta quindi l’organismo a mantenere il proprio stato di salute ed il suo benessere generale, agendo sui recettori cannabinoidi presenti all’esterno delle nostre cellule e amplificandone la reattività. E’ grazie a questa peculiarità che viene consigliato da numerosi specialisti in abbinamento ad altre terapie già in atto.
Uno dei primi effetti legati all’assunzione di CBD è la sua azione benefica sul riposo notturno, ben diverso dal semplice dormire. Molte persone, infatti, notano già in pochi giorni un netto miglioramento della qualità del sonno, considerato dagli esperti come il primo anti-age in assoluto.
Secondo numerose ricerche e pubblicazioni scientifiche, le proprietà del CBD sono inoltre riconosciute come antinfiammatorie, analgesiche, ansiolitiche, antiossidanti, miorilassanti, antidepressive ecc. Il CBD viene utilizzato spesso anche nella terapia del dolore.
Al momento non sono stati dimostrati effetti collaterali legati all’assunzione di cannabidiolo. In attesa di nuovi studi e ricerche sul tema, si può quindi sostenere che l’uso di prodotti a base di CBD non presenta controindicazioni rilevanti.
Il sistema endocannabinoide: come il CBD interagisce con il nostro corpo
Il sistema endocannabinoide è un complesso sistema endogeno di comunicazione tra cellule. E’ composto principalmente dai recettori cannabinoidi presenti all’esterno delle nostre cellule e dalle proteine che si occupano del trasporto di lipidi bioattivi chiamati appunto endocannabinoidi.
Ciò significa che nel nostro corpo esistono già dei recettori pronti a riconoscere i cannabinoidi e, allo stesso modo, rispondere a loro.
I principali recettori cannabinoidi sono i CB1 e i CB2. I recettori CB1 sono in particolare ritenuti d’importanza centrale per le regioni del cervello che controllano la memoria e il movimento, mentre i CB2 sono stati studiati per il loro impatto sul sistema immunitario.
In base alla posizione dei recettori, è stato ipotizzato che il sistema endocannabinoide sia coinvolto in un gran numero di processi fisiologici tra i quali il controllo motorio, la memoria, l’apprendimento e la percezione del dolore.
In conclusione, il CBD non è affatto estraneo al corpo.